Come riconoscere il marchio della Comunità Europea da quello di China Export

Un saluto a tutti gli appassionati di cinafonini.

È risaputo che i nostri amici cinesi sono piuttosto larghi di manica quando si tratta di apporre marchi che attestino la qualità del proprio prodotto. In particolare per circuire la Conformità Europea si sono inventati un logo praticamente uguale a cui attribuiscono però il significato di China Export.

Cos’è il Marchio CE

Ma facciamo un passo indietro ed esaminiamo cos’è il famigerato marchio CE. Secondo wikipedia:

La marcatura CE è un contrassegno che deve essere apposto su determinate tipologie di prodotti dal fabbricante stesso che con essa autocertifica la rispondenza (o conformità) ai requisiti essenziali per la commercializzazione e utilizzo nell’ Unione Europea. L’apposizione del marchio è prescritta per legge per poter commercializzare il prodotto nei paesi aderenti allo Spazio economico europeo (SEE).

Bene. Quindi la Comunità Europea ha stabilito alcune norme tecniche che i produttori devono rispettare se vogliono avere la possibilità di vendere il proprio prodotto in Europa.

Come si ottiene il Marchio CE

Per potersi fregiare di questo marchio comunitario, attualmente si possono seguire due strade:

  • Presunzione di conformità: il produttore ha seguito per filo e per segno le regole della Comunità Europea, in cui viene descritto un esempio di prodotto fatto a regola d’arte, e quindi il prodotto risulta conforme.
  • Dimostrazione di conformità: il produttore non ha seguito le norme comunitarie, ma il prodotto risponde comunque ai requisiti essenziali di sicurezza.

È facile capire che la strada più percorribile è la seconda, che per altro eviterà di avere milioni di prodotti tutti sostanzialmente uguali perchè derivati dall’unica filosofia della via a regola d’arte.

Comunque in entrambi i casi la dichiarazione di conformità dovrà essere fornita dal produttore o dall’organismo che commercializza il prodotto, e solo in alcuni casi è necessario l’intervento di una società terza che esegua i test veri e propri.
Detto questo, si capisce subito quanto poco ci voglia per falsificare questo marchio: il produttore si autocertifica a norma e il gioco è fatto. Tantopiù che il rischio maggiore è il ritiro dal mercato del suo prodotto a sue spese.

Ma non contenti di questa soluzione, i nostri amici dagli occhi a mandorla se ne sono inventati un’altra: il famigerato marchio China Export, che indica solamente la destinazione estera del prodotto.

Riconoscere il logo China Export

Un’immagine del marchio europeo

e una di quello cinese

Come potete vedere dalle immagini sopra il vero marchio comunitario è formato da due cerchi, e quindi le lettere C ed E risultano più distanziate che nel marchio cinese. Graficamente questa è l’unica differenza tra i due.

Zuzana Roithová, europarlamentare Ceca, parla dei due marchi: